Un Piano del Verde per novoli

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Osservazione-Proposta al Piano Strutturale

verde

L’Associazione Novoli Bene Comune denuncia una cronica assenza di verde pubblico nel rione di Novoli. A questo delicatissimo tema, grandemente influente sulla qualità della vita dei cittadini e del mondo animale e vegetale, l’Associazione ha dedicato molte energie, studi e progetti.

Nell’occasione della presentazione di osservazioni al Piano Strutturale sottoponiamo un proposta specifica dedicata alla predisposizione di un Piano per il verde per tutto il rione, a partire dal nuovo giardino in v.le Guidoni, come da progetto partecipato prodotto dall’Associazione e consegnato all’amministrazione Comunale nel 2020; le nostre valutazioni e proposte preliminari per il Parco di San Donato, e infine il Metaprogetto per il verde a Novoli da noi realizzato nel 2019 (che alleghiamo).

 

PER UN PIANO DEL VERDE PER NOVOLI

 

Per la “Convenzione Europea del Paesaggio” CEP: “Il Paesaggio designa una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni”. In sostanza paesaggio è ciò che viviamo e vediamo quotidianamente. Questa premessa per sottolineare il valore dei luoghi in cui vivere, anche in questo momento cruciale, e voler trovare soluzioni per sopravvivere, andare avanti e migliorare costantemente in termini ambientali e paesaggistici il contesto della quotidianità. Entrando nel merito del rione di Novoli, che ha subito nel tempo una pesante urbanizzazione, le parti a verde sono unicamente testimoniate da alcuni spazi verdi residuali che non creano sistema. La novità recentissima, estesa ma poco qualificata, rappresentata dal parco di San Donato, dove ha trovato humus il complesso movimento botanico sviluppato nel XIX secolo, ha finito ancor più per creare una immagine confusa, contraddittoria, disarmonica del ruolo del verde nel rione.

In primis allora facciamo presente che il nostro progetto generale propone un salto di paradigma perchè è caratterizzato dagli indicatori di sostenibilità e riguarda il Green New Deal, ossia pone la polarizzazione inclusiva e sostenibile del verde come primo indicatore del progetto, dove il concetto di risistemazione e riconversione del verde in base agli indicatori di sostenibilità è molto di più di una semplice ricucitura delle aree verdi esistenti. L’impostazione che proponiamo è un modo di intervenire innovativo e partecipato, nel rispetto della trasformazione del paesaggio e all’interno di equilibri ecologici e della valenza estetica, con l’obiettivo di una progettazione “condivisa” acquisito, percepito e fruito dalle persone di tutte le fasce età che ne diventano così i “custodi” alla ricerca del benessere quotidiano con il contatto con la natura.

Vorremmo infatti proporre un modo di intervenire innovativo e partecipato, nel rispetto della trasformazione del paesaggio, all’interno di equilibri ecologici e della valenza estetica, coinvolgendo Learning trhough landscape, l’organizzazione inglese che dagli anni ’90 ha a cuore l’impoverimento delle aree verdi e gli effetti che il loro stato ha sulle persone. Ispirati dalle teorie del paesaggista francese Gilles Clément, già sperimentate per i “paesaggi in attesa”, e impostando una fase propedeutica in cui, a seguito di analisi e selezionando le preesistenze, si predispone l’intervento progettuale che integrando e rafforzando sia le presenze arboree e arbustive che le chiusure e le connessioni con il contesto urbano e ambientale. La proposta vuole mirare alla creazione “condivisa” di un racconto spaziale armonico, stimolante, concatenato e fluido che venga acquisito, percepito e fruito dalle persone di tutte le fasce età che ne diventano così i “custodi” alla ricerca del benessere quotidiano del contatto con la natura. Perché citando McHarg nel fondamentale Design with nature: “abbiamo bisogno della natura nella città come della campagna (…) Abbiamo bisogno non solo di una migliore visione dell’umanità e della natura, ma di un metodo operativo che salvaguardi il patrimonio naturale senza saccheggiarlo. Non si tratta di una scelta tra città e campagna: entrambi sono essenziali ma oggi è la natura, assediata in campagna e troppo scarsa in città, ad essere diventata preziosa”.

 

PARCO DI SAN DONATO

 

Occorre scegliere gli interventi da programmare per la completa riqualificazione del parco, resasi necessaria vista la cattiva qualità della progettazione e della gestione da parte della Immobiliare Novoli. Abbiamo infatti osservato che il parco appare avulso e poco integrato nel contesto, con una struttura chiusa, con percorsi senza gerarchia, troppo larghi ed indifferenziati, con fruizione limitata dalla mancanza di alberature e ombreggiatura; è quindi meritevole di un intervento complessivo e completo di risistemazione. Il progetto di ampliamento del parco ci pare rappresentare il completamento del disegno complessivo originario, ovvero si mantiene la stessa impostazione e non si propone altro che un ampio viale di attraversamento affiancato da filari di alberature, anche incongrue, senza migliorare la fruizione del parco; potrebbe essere invece una interessante occasione, che sollecitiamo, per mettere in atto una sperimentazione con il coinvolgimento e la partecipazione della popolazione.

 

METAPROGETTO PER IL VERDE A NOVOLI

 

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