Gli Stati Generali di Novoli hanno l’obiettivo di dare voce a esigenze e progetti di chi vive e lavora nel rione di Novoli, per una migliore vivibilità e qualità della vita di questa parte di città.
Questa proposta nasce dall’esperienze praticate negli ultimi anni dall’Associazione Novoli Bene Comune, che si fa ora carico di promuovere un percorso di riflessione comune con la partecipazione di cittadini, artigiani, commercianti, associazioni, che, attraverso riunioni e incontri preparatori, dovrebbe concludersi con una intera giornata dove esprimere in modo assembleare e articolato le posizioni, le esigenze, le proposte di un processo allargato e condiviso di elaborazione collettiva. Proposte che saranno poi portate all’attenzione dell’Amministrazione Comunale.
Il contesto
Come l’intero territorio di Firenze, anche Novoli subisce un processo accelerato di trasformazione e necessita di una politica di riqualificazione urbanistica e sociale. Novoli ha una lunga storia di impegno civico, animata da un grande numero di attività e associazioni legate da un forte senso di appartenenza al quartiere. L’esperienza degli Stati Generali si colloca nel clima di attivismo dal basso che anima tutta la città di Firenze, che ha reso largamente estese e proficua la pratica dei percorsi di partecipazione.
Gli Stati Generali di Novoli partono dal riconoscimento del ruolo originario del rione, caratterizzato da alcune presenze – le Chiese dell’anno mille, le ville e i casali – che ne costituiscono l’identità storica, per poi confrontarsi con gli aspetti sociali più significativi del contesto odierno, come una positiva articolazione negli stili di vita e nelle modalità dell’abitare; una variegata presenza delle attività sociali ed economiche, una rete consistente di beni e di servizi culturali; una composizione sociale che esalta le differenze della popolazione e delle funzioni.
Molte e diverse le tematiche e le criticità presenti nella vita del rione: mancanza di un impianto urbanistico equilibrato, deficit di aree verdi e diffuse, inquinamento acustico e ambientale; presenze di estese isole di calore; mobilità e parcheggi; mancanza presidi socio-sanitari; mancanza di negozi e servizi di vicinato; presenza e uso degli spazi pubblici; igiene pubblica e decoro; potenziamento delle attività culturali e degli impianti sportivi; problemi della vita quotidiana, dai servizi alla persona alla lotta alla sporcizia, dalla sicurezza al rispetto delle regole.
Le motivazioni
Si vuole superare con un percorso di lunga durata, radicato nella partecipazione civica, lo spontaneismo e la frammentazione degli interessi che caratterizza l’azione dei dei cittadini e delle associazioni di categoria nella negoziazione diretta con l’amministrazione. Questa pratica ha infatti portato finora a situazioni di stallo, insofferenza, contrapposizione tra cittadini e amministrazione, tra residenti e soggetti economici, a soluzioni parziali e insoddisfacenti.
Il percorso partecipativo si è concentrerà sul raggiungimento dei seguenti principi generali:
il rispetto delle regole di civile convivenza e a tutela delle fasce deboli della popolazione;
la ricerca di un equilibrio tra realtà e istanze differenti, per far emergere l’identità di un quartiere vivo e in forte trasformazione;
la valorizzazione di tutte le componenti della vita del rione e nel rispetto delle esigenze di vivibilità dei suoi abitanti e delle varie attività economiche, commerciali e professionali;
la valorizzazione delle attività sociali e culturali e la rete associativa e di volontariato, come motore per la rivitalizzazione del quartiere che parta dalle risorse esistenti e avvii la riqualificazione dei contenitori e dei luoghi pubblici, con una più attenta politica di programmazione, dalle attività permanenti a quelle temporanee;
la valorizzazione del quartiere attraverso lo stimolo alla conoscenza reciproca delle diversità, sia quelle storicamente insediate, sia quelle di nuova presenza arrivata dagli scambi migratori.
Modalità di coinvolgimento
La preparazione del percorso che porterà alla convocazione degli Stati Generali di Novoli è partita con una campagna d’ascolto per raccogliere opinioni, proposte, progetti di residenti, soggetti produttivi, esercizi commerciali, associazioni e gruppi spontanei, sui vari temi d’interesse, usando siti web, lettere, e-mail e con incontri diretti e assemblee di rione, che hanno incentivato l’espressione dei diversi punti di vista rappresentativi di tutte le categorie di cittadini e operatori, singoli od associati.
Obiettivi
Con gli Stati Generali di Novoli intendiamo raggiungere alcuni primi obiettivi pragmatici:
una grande mobilitazione sociale e culturale
recuperare l’attenzione e la fiducia gli abitanti nei confronti della partecipazione diretta e del confronto con la pubblica amministrazione
il coinvolgimento politico e sociale di soggetti che non avevano una dimensione o un riconoscimento pubblico
il riconoscimento delle risorse locali e lo sviluppo del senso di appartenenza al luogo
la crescita della resilienza soprattutto da parte delle identità marginali del rione
il coinvolgimento dei soggetti istituzionali partendo dalla mobilitazione dei cittadini
l’elaborazione di proposte comuni e quindi la produzione di un documento condiviso con una visione comune sui problemi del rione
la piena attenzione dell’Amministrazione Comunale e il successivo rapporto per discutere e ottenere l’attuazione delle proposte prodotte
aprire un confronto e una collaborazione con altre iniziative di natura civica e sociale presenti nel contesto fiorentino
affermare il valore sperimentale del processo e quindi l’eredità che questa esperienza lascia alla città e agli abitanti del rione.